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Capire la paura ai tempi del Coronavirus
Utile e potente, la paura è quell’emozione che ci permette di captare i pericoli, prevenirli e affrontarli; efficace e funzionale, ci consente di essere vigili e attenti per poter cogliere l’intensità e la nocività dei pericoli, adattando i nostri comportamenti alle situazioni.
 
Con l’arrivo del Coronavirus, oggi siamo esposti ad un pericolo differente, di cui non abbiamo esperienza diretta: sappiamo solo che rappresenta una grande e grave minaccia, per noi, per i nostri cari, e per l’umanità tutta. Ci troviamo quindi catapultati a dover gestire, senza strumenti, una nuova sensazione, che cerchiamo di affrontare attingendo dai sistemi di informazione notizie che ci aiutino a conoscere il nemico per colmare la mancanza di dati oggettivi nel nostro bagaglio di conoscenze.
 
Esiste un rischio, però, in questa modalità: si rischia di perdere il contatto con la realtà, sopravvalutando, sottovalutando o addirittura negando il problema, rischiando di rendere ansia o panico smisurato ciò che è una normale e legittima paura. 
 
Per evitare ciò, è fondamentale tenere sempre a mente qualche piccola strategia per poter rimanere il più lucidi possibile, aiutando anche i bambini ad affrontare questo periodo così difficile:
 
  • attenersi ai fatti, focalizzare il pericolo oggettivo e non confondere una causa unica con possibili danni collaterali: molti decessi non sono causati solo dall’azione del Coronavirus, ma dal subentrare di ulteriori complicanze e altri virus
 
  • cercare di domare le emozioni, di non farle sopraffare e prevalere sul ragionamento, rischiando di perdere la capacità di giudizio
 
  • legittimare a noi e agli altri la paura, non negarla: è una buona occasione per imparare a “sostarci”, a conoscerla, ad accettarla e a gestirla
 
  • ricordarsi che, in qualità di genitori, è importante non dimostrarsi spaventati: un adulto spaventato agli occhi di un bambino risulta molto spaventante
 
  • non agire, non fare: chi ha potere di azione (es. tutti gli operatori sanitari)  è chiamato a farlo. Fermarsi e recuperare la lucidità è quello che siamo obbligati a dover fare, ancor più ora che siamo stati invitati a stare a casa
 
  • evitare la ricerca compulsiva di informazioni su internet e in televisione, rilegandola ad un momento della preciso della giornata
 
  • basarsi esclusivamente su informazioni che derivino da fonti affidabili, ufficiali e aggiornate (Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità)
 
  • appellarsi alla resilienza, ovvero quella capacità di trovare delle opportunità nei momenti di difficoltà, ricercando quali cose positive possono essere attribuite a questo momento
 
  • richiedere, senza vergogna o imbarazzo, aiuto ad un professionista nel momento in cui si pensa che la propria ansia o la propria paura stiano diventando eccessive o stiano creando un forte disagio. Molti psicologi e psicoterapeuti in questo momento si stanno rendendo disponibili con videochiamate, per cui la tua salute fisica non sarebbe messa a rischio
 
Se hai bisogno di un confronto, di qualcuno che ti ascolti a cui chiedere un aiuto ed un supporto, le nostre psicologhe e psicoterapeute Marta Rizzi e Alessandra Crema, si rendono disponibili ad un primo consulto gratuito. 
Richiedi a Info@tuttotondo.org ulteriori informazioni o i loro contatti diretti
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